La liturgia ci ripropone il tema del cammino.
Il Cristo è in cammino verso l'alto, verso Gerusalemme, quando viene interrogato sulla salvezza.
"Sforzatevi" è la prima parola pronunciata: non si entra senza fatica per la porta del Paradiso.
Essa è aperta a tutti, ma per superarla è necessario sforzo, impegno diuturno.
Ciascuno, per poterla varcare, deve sagomarla su sé stesso.
Meglio: ciascuno deve sagomare sé stesso, vincendo l'egoismo e l'ingiustizia che sovente ne scaturisce.
Chi si nutre solo del proprio ego, resta fuori dalla porta per sempre.
Non appartiene alla città della giustizia infatti chi ha sempre e solo pensato a tararsi sul proprio "io".
Sono in tanti quelli che sanno sagomarsi sulla porta stretta.
Verranno da ogni dove: sud, nord, est, ovest.
Ma non sono forse pochi coloro che non sanno farlo: gli operatori di ingiustizia rimasti fuori.
Del resto, sovente su questa Terra si diventa primi a prezzo di ingiustizie.
Finendo ultimi nel Cielo.
Meglio dunque secondi (o ultimi) su questa Terra.
E primi in Cielo.
La porta stretta, il rigetto dei Giudei infedeli e la chiamata dei pagani
[22]Passava per città e villaggi, insegnando, mentre camminava verso Gerusalemme. [23]Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Rispose: [24]«Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di entrarvi, ma non ci riusciranno. [25]Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: Signore, aprici. Ma egli vi risponderà: Non vi conosco, non so di dove siete. [26]Allora comincerete a dire: Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze.[27]Ma egli dichiarerà: Vi dico che non so di dove siete. Allontanatevi da me voi tutti operatori d'iniquità! [28]Là ci sarà pianto e stridore di denti quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio e voi cacciati fuori. [29]Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. [30]Ed ecco, ci sono alcuni tra gli ultimi che saranno primi e alcuni tra i primi che saranno ultimi».
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